Psicoterapia e Integrazione; l’approccio pluralistico integrato dell’A.S.P.I.C.

Psicoterapia e Integrazione; l’approccio pluralistico integrato dell’A.S.P.I.C.

a cura di Lucia Scafidi, Psicologa e Psicoterapeuta.

Le definizioni della “Psicoterapia” sono moltissime, tante quante sono le diverse forme di psicoterapie esistenti.

  1. Karasu (1986), a metà degli anni ottanta individuava più di quattrocentosessanta tipi differenti di psicoterapie.

I più illustri psicoterapeuti del passato e dei giorni nostri hanno fornito e forniscono definizioni della psicoterapia a seconda di quelli che sono gli assunti teorici su cui i diversi tipi di psicoterapia si basano. Ogni forma di psicoterapia, inoltre, si basa sull’uso di specifiche metodologie che s’ispirano ai differenti modelli teorici che le caratterizzano.

  1. Lazarus (1982), uno dei maggiori esponenti della psicoterapia cognitivo – comportamentale, considera la psicoterapia come l’applicazione di tecniche e principi che derivano dalla psicologia cognitiva, sociale e sperimentale che uniti alla saggezza del terapeuta permettono di alleviare la sofferenza e di migliorare l’adattamento del paziente.
  2. Watzlawich (1980), famosissimo psicologo ed esimio esponente della Scuola di Palo Alto, affermava che la psicoterapia si basa sulla comunicazione interpersonale e serve a cambiare le convinzioni delle persone sulla natura della realtà (Giusti, Montanari, Montanarella, 1995).

In generale, si può affermare che la psicoterapia è un sistema di cura della sofferenza psichica che si fonda su una relazione interpersonale tra due o più persone di tipo professionale e che si sviluppa tramite l’impiego di strumenti psicologici e una teoria che guida gli interventi.

All’interno della relazione psicoterapeutica, una persona (il paziente) chiede aiuto e/o desidera un cambiamento per la sua vita e l’altra (lo psicoterapeuta), cui sono riconosciute conoscenze teoriche, competenze e qualità personali, agevola il cambiamento desiderato.

Ogni scuola di psicoterapia attribuisce alla relazione tra il paziente e lo psicoterapeuta, ai principi teorici che la ispirano e alla loro interazione un differente significato. E’importante evidenziare che non si può parlare di psicoterapia senza uno scambio interpersonale caratterizzato da un progetto terapeutico di cambiamento.

Mentre negli anni passati si è assistito al proliferare di differenti teorie e modelli in ambito psicoterapeutico che hanno determinato un inasprimento delle posizioni delle varie scuole di psicoterapia non favorendo un dialogo che potesse basarsi sul rispetto delle differenze e sulla valorizzazione dei punti di vista comuni, nell’ultimo decennio, il divario ideologico si è ridimensionato e ciò ha portato molti psicoterapeuti ad andare alla ricerca di tutti quegli elementi presenti in altri approcci psicoterapeutici che possono essere utili per il trattamento di pazienti e difficoltà differenti.

Molte ricerche in campo clinico hanno dimostrato, infatti, che nessun approccio psicoterapeutico può considerarsi il più adeguato per trattare qualsiasi tipo di difficoltà e pazienti. Di fronte a questa realtà, alcuni tra i principali sistemi di psicoterapia hanno iniziato un esame critico delle loro teorie.

Oggi, inoltre, viviamo una realtà in costante mutamento. E una singola teoria non è sufficiente a spiegare la complessità di questa realtà. Ciò lascia immaginare quanto in ambito clinico sia indispensabile avere un approccio alle difficoltà della persona secondo una visione integrata.

I risultati delle ricerche, inoltre, hanno aperto la strada al cosiddetto “movimento per l’integrazione delle psicoterapie”; questo movimento è nato proprio dall’insoddisfazione degli psicoterapeuti per i singoli approcci e dal desiderio di superarne i limiti e ha anche permesso di sviluppare una visione integrata della psicoterapia.

Oggi col termine “Integrazione” in psicoterapia s’intende la combinazione della molteplicità delle teorie in un numero più semplice di fattori operativi comuni e in un vocabolario di termini che abbiano un significato condiviso (Maher, 1989).

L’Integrazione è diventato l’approccio psicoterapeutico più diffuso tra gli psicoterapeuti americani e britannici. La mia formazione personale, in qualità di psicoterapeuta, fa riferimento all’A.S.P.I.C. di Roma, Scuola di formazione quadriennale in psicologia clinica e di comunità e psicoterapia umanistica integrata.

L’A.S.P.I.C., nel 2004, ha ricevuto una citazione all’interno del più importante testo mondiale sulle metanalisi delle ricerche in psicoterapia, “Bergin and Garfield’s Handbook of Psychotherapy and Behavior Change” in cui si legge che uno dei centri per l’integrazione più grandi e di maggior successo è a Roma, in Italia, sotto la direzione di Edoardo Giusti.

Qui di seguito alcune parole di presentazione dell’A.S.P.I.C. da parte di Edoardo Giusti, fondatore della Scuola e mio grande Maestro:

“La Scuola di specializzazione pluralistica integrata dell’A.S.P.I.C. è nata nel 1994, ed è la prima Scuola che ha effettuato un programma di formazione per gli allievi d’integrazione di un modello umanistico insieme alla psicologia di comunità. Si dice spesso una scuola eclettica, in realtà è una scuola pluralista che si occupa della salutogenesi, quindi della prevenzione dei disturbi, del benessere dell’individuo e anche della qualità della vita. Inoltre, si occupa anche della patologia, della diagnosi e dei trattamenti clinici”.

Uno psicoterapeuta formato all’approccio pluralistico integrato dell’A.S.P.I.C. ha diverse competenze:

  • E’ un professionista ricercatore clinico con una forte tensione etica;
  • E’ in grado di comprendere in modo empatico il cliente e di offrire feedback adeguati al modo in cui il cliente desidera sentirsi compreso;
  • E’ in grado di fornire al cliente alcune indicazioni trasformative utili;
  • Utilizza alcune ipotesi diagnostiche che non stigmatizzano la persona per attuare piani di trattamento che possono essere a breve, medio e lungo termine;
  • Monitora l’efficacia del processo terapeutico e l’efficienza dei risultati attraverso i follow-up (incontri concordati con il cliente dopo la fine del trattamento).

Riferimenti bibliografici:

Giusti E., Montanari C., Montanarella G., Manuale di Psicoterapia Integrata, Verso un eclettismo metodologico, Franco Angeli Ed., 1995, Milano

Info sull'autore

Lucia Scafidi editor

Sono nata a Taormina. Ricevo su appuntamento i miei assistiti presso gli studi di Taormina e Messina. Su richiesta svolgo anche consulenza psicologica on line. Oltre a lavorare come psicologa e psicoterapeuta libero professionista mi occupo di formazione presso associazioni private. Mi piace leggere, stare a contatto con la natura e pratico da diversi anni Hatha Yoga.

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